martedì 27 dicembre 2011

Insegnanti efficaci di Thomas Gordon

In passato ho letto molti libri di psicologia, una materia che mi ha sempre affascinato. Ero, e sono, alla ricerca di me stesso. Diciamo che ancora non mi sono trovato, in compenso ho trovato un libro che mi sta piacendo moltissimo: Insegnanti efficaci di Thomas Gordan

Sinceramente non so se tutti i metodi e tutte le teorie si adattano a tutti, non siamo nel campo della fisica in cui azione e reazione seguono leggi ben determinate. Quando si tratta dell'equazione umana il discorso si fa molto più complicato, forse non esiste determinismo, forse esiste dietro il caos. Sta di fatto che il contenuto di questo libro ben si adatta a me e al mio modo di essere. E' un libro sulla comunicazione tra studenti e insegnanti, è un libro che insegna a superare le barriere che la rendono inefficace. Vi dirò di più, gli argomenti trattati, le tecniche proposte, sono interessanti anche al di fuori dell'ambito scolastico. L'ascolto attivo, l'uso dei messaggi in prima persona, la risoluzione dei conflitti... veramente bello e interessante. Lo consiglio caldamente.

La quarta di copertina
Cambiano i sistemi scolastici. Si introducono tecnologie nuove. Si modificano i contenuti dell'insegnamento. Ma non sempre i risultati rispondono alle attese. A volte sono addirittura fallimentari. Perché? I motivi possono essere tanti, ma il più delle volte il fallimento è dovuto ad un errato rapporto tra insegnanti e alunni. In questo libro Gordon, rifacendosi al pensiero di Rogers, presenta una serie di indicazioni per rendere efficace l'insegnamento in classe, per ottimizzare l'apprendimento delle discipline e per risolvere gli eventuali conflitti tra alunni e insegnanti, tra alunni, insegnanti e genitori. Il filo rosso che lega gli interventi suggeriti è la fiducia nel processo di maturazione e sviluppo della persona.

Sull'autore
Thomas Gordon (1918 - 2002), psicologo clinico allievo di Carl Rogers (psicologia Umanistica), è stato candidato al Premio Nobel per la Pace per ben 3 anni consecutivi 1997, 1998 e 1999 grazie al valore della sua opera rivolta alla famiglia e alla scuola con l'obiettivo di facilitare un clima relazionale democratico e pacifico per lo sviluppo delle potenzialità della persona.

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venerdì 23 dicembre 2011

Installiamo ActivInspire della Promethean su Ubuntu 11.10 - Oneiric Ocelot

ActivInspire è il software didattico per la creazione di lezioni interattive fornito insieme alle LIM - Lavagne Interattive Multimediali - ActivBoard della Promethean. In questo articolo spiegherò come ho fatto ad installarlo su  Ubuntu 11.10 - Oneiric Ocelot.

Lanciare ActivInspire da Gnome Shell ActivInspire sotto Gnome Shell
Lanciare ActivInspire da Unity ActivInspire sotto Unity

Premessa, utilizzo Ubuntu da ormai 3 anni, nonostante questo non mi considero un utente esperto e di solito non scrivo guide. Ogni volta che mi si presenta un problema cerco di affrontarlo, di risolverlo e spesso, lo ammetto, non mi è nemmeno chiaro perché una certa cosa funzioni o meno. Questa premessa per dire che se qualcuno vuole contribuire correggendo le mie imprecisioni e i miei errori è il benvenuto.

Ubuntu 11.10 non è supportato da ActiveInspire, nonostante ciò sono riuscito ad installarlo senza problemi. L'ultima versione di Ubuntu supportata ufficialmente è la 10.04, che come tutti gli utenti di Ubuntu sanno è una LTS, cioè una versione con il supporto a lungo termine.

Per installarlo ho seguito la seguente procedura:
  1. Ho istallato il gestore pacchetti Synaptic dall'USC - Ubuntu Software Center
    USC -> Scrivere "Synaptic" nella casella di ricerca -> Selezionare e installare "Gestore pacchetti Synaptic"
  2. Da Synaptic ho aggiunto il repository di ActivInspire per la versione di Ubuntu 10.04, Lucid Lynx
    Avviare Synaptic -> Menu Impostazioni -> Repository, si apre la finestra Sorgenti software -> Altro software -> Aggiungi -> Si apre la finestra software-proprerties-gtk -> Inserisco la riga:
    deb http://activsoftware.co.uk/linux/repos/ubuntu lucid oss non-oss
    Cliccate su Aggiungi sorgente -> Siete tornati alla finestra Sorgenti software
  3. Nella finestra Sorgenti software sono comparse due nuove sorgenti
    • deb http://activsoftware.co.uk/linux/repos/ubuntu lucid oss non-oss
    • deb http://activsoftware.co.uk/linux/repos/ubuntu lucid oss non-oss (codice sorgente)
    togliete la spunta alla seconda (codice sorgente) e chiudete la finestra Sorgenti software
  4. Aprite un terminale e digitate:
    wget http://www.activsoftware.co.uk/linux/repos/Promethean.asc
    sudo apt-key add Promethean.asc
    Se la procedura va a buon fine, l'ultima riga visualizzata contiene OK.
    Immettere il testo esattamente come riportato, inclusa la P maiuscola di Promethean. Al termine chiudere il terminale. Così facendo è stata aggiunta la chiave che ci permette di autenticare il repository.
  5. Tornare a Synaptic che dovrebbe essere già aperto e cliccare su Aggiorna
  6. A questo punto abbiamo due possibilità:
    • a) da Synaptic si clicca su Cerca, si inserisce "activinspire" nella casella di ricerca, si scorrono i risultati fino al pacchetto activinspire, lo si seleziona per l'installazione, si selezionano gli ulteriori pacchetti richiesti e infine si clicca su Applica
      OPPURE
    • b) senza chiudere Synaptic si apre l'Ubuntu Software Center si cerca "activinspre" dalla casella di ricerca e si installa il software
Questa è la procedura che ho seguito io e che alla fine ha funzionato.

Vi racconto anche il perché di certe azioni e di certe scelte. All'inizio ho provato a lavorare senza Synaptic, ho inserito il repository direttamente dall'Ubuntu Software Center ma quando cercavo ActivInspire non me lo trovava ed ero convinto che il problema fosse che stavo usando un repository per un'altra versione di Ubuntu. Allora ho installato Synaptic, ho cliccato su Aggiorna e ho visto che mi dava degli errori. Ed ero sempre più convinto che il problema fosse legato alla versione. Poi mi son detto, proviamo a togliere tutto l'inutile, quindi ho tolto la spunta al repository: 
deb http://activsoftware.co.uk/linux/repos/ubuntu lucid oss non-oss (codice sorgente) 
che era la sorgente che mi dava l'errore e che forse non esiste. Ho rifatto Aggiorna da Synaptic e non ho più avuto errori. Il pacchetto mi è comparso in Synaptic e il programma mi è comparso nell'Ubuntu Software Center. Poi ho chiuso Synaptic e non vedevo più il software nell'USC. Boh. Ho riaperto Synaptic, il programma è ricomparso nell'USC e l'ho installato direttamente da lì.

Comunque ora funziona.
Di seguito trovate gli indirizzi WEB della Promethean:
e della pagina da cui ho ricavato le informazioni su come installare ActivInspire:

Con questo ho concluso, mai come stavolta aspetto commenti di persone più esperte di me nell'uso di Ubuntu.

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martedì 20 dicembre 2011

Agenda WEB: un'ampia raccolta di materiali e CDD per l'insegnamento della lingua inglese utilizzabili con la LIM

Era da un po' che cercavo un sito simile a Le Point du FLE per la lingua inglese e finalmente l'ho trovato. Agenda WEB, esattamete come Le Point du FLE, può essere visto come un raccoglitore di link a risorse utili per l'insegnamento della lingua inglese. L'indirizzo del sito è il seguente:

Come al solito invito tutti i docenti interessati ad esplorare il sito e a scoprire se ci sono o meno risorse utili per la propria didattica.

Nella homepage del sito sono presenti link a varie risorse suddivise per categorie. Se clicchiamo su Vocabulary > daily routines si apre la seguente pagina:

La pagina è un po' caotica e ci vuole un po' a capire come funziona. Nella parte superiore sono presenti alcune risorse indicate con dei numeri.
Se clicchiamo sulla riorsa 02 si apre la seguente pagina:
con un semplice esercizio che consiste nell'associare a delle immagini le giuste attività. Da notare che il collegamento ci porta ad un altro sito. Agenda WEB, come Le Point du FLE, è un raccoglitore di link a risorse esterne, cioè di altri siti.

Ma torniamo alla pagina Vocabulary > daily routine:
Nella parte centrale della pagina è presente una griglia con più di cento collegamenti ad altrettante attività. I collegamenti hanno delle sigle che non ho ancora interpretato completamente: exc dovrebbe riferirsi ad esercizi di completamento, fla ad esercizi in flash... ma sinceramente non ne sono sicuro. Il colore dello sfondo della cella che contiene il singolo collegamento indica la difficoltà di quell'esercizio. In cima alla pagina viene spiegato il significato dei singoli colori: azzuro elementare, verde medio/facile, giallo intermedio, ecc...

Nella griglia gli esercizi possono essere individuati tramite il numero della riga e la lettera della colonna in cui si trovano.Se clicchiamo sul collegamento E9 si apre la seguente pagina:
si tratta di un esecizio nel quale dobbiamo associare a dei verbi delle attività. L'esercizio è di livello intermedio,

In fondo alla pagina Vocabulary > daily routine sono presenti ulteriori risorse, soprattutto video e documenti.

Nella homepage ci sono decine di risorse di diverso tipo, esercizi sui verbi, sul lessico e sulla grammatica; esercizi di lettura, di ascolto e di comprensione del testo; video e canzoni.

Insomma, un sito ricco di collegamenti che sicuramente potrà essere utile a tutti gli insegnanti di Inglese... e, perché no, utile a qualunque docente voglia esercitarsi un po' in Inglese. Io già sto facendo un po' di esercizi.
Che ne pensate?

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martedì 13 dicembre 2011

Coniuga: scrivi un verbo e vedi la sua coniugazione

Dunque... ehm ehm... vabbè, sarò sincero! Non mi ricordavo come si coniugava un verbo e cercando su internet ho trovato un sito che fa proprio questo: coniuga i verbi. Inserite un verbo all'infinito nella casella al centro della pagina e il sito lo coniuga per voi. Questo è l'indirizzo della pagina web:

Ad esempio, se inserite la parola amare vi esce questa pagina:
Come informazione aggiuntiva avete anche la coniugazione e se il verbo è transitivo o meno.

Potete anche inserire una coniugazione, in questo caso vi viene detto il verbo a cui appartiene, il modo il tempo e la persona.

Ad esempio, se inserite mangiai avete questo risultato:
e cioè "Io mangiai, voce del verbo mangiare, modo indicativo, tempo passato remoto, prima persona singolare".

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lunedì 12 dicembre 2011

Cloud computing a scuola, ovvero portiamo le classi nella nuvola

Cloud computing... la nuvola informatica... cos'é? In che modo può essere uno strumento nella didattica quotidiana? Magari vi state già avvalendo di questa tecnologia e non lo sapete. Vantaggi e rischi di uno strumento che sembra essere il domani.

Cloud computing sono due parole che sempre più spesso mi capita di sentire o di leggere sul web. Ma cos'è esattamente? Potremmo descriverlo con un esempio. Tutti noi siamo abituati ad avere software che girano sul nostro computer, installati sul nostro hard disk e che mentre sono in esecuzione occupano una certa quantità di memoria. E se invece di disporre del software sul proprio computer il programma che vogliamo usare fosse installato su un altro computer? Se fosse cioè installato su uno dei milioni di computer che formano Internet e io vi potessi accedere tramite il browser che uso per navigare? 

Sebbene per certi versi molti servizi del web, compresa la casella di posta elettronica, potrebbero definirsi servizi cloud computing, la prima volta che ho sentito parlare di questa tecnologia è stato quando ho utilizzato Google Docs, che per me, nel mio immaginario, è il primo servizio cloud computing. Cos'è Google Docs? Una suite da ufficio, con programmi di video scrittura, di elaborazione fogli elettronici, di presentazioni, ecc... che non gira sul nostro computer ma che possiamo utilizzare (previa registrazione) collegandoci ai server di Google cliccando su questo collegamento:

Così come possiamo utilizzare software on line, che non gira sul nostro computer, possiamo anche immagazzinare i nostri file on line, possiamo cioè disporre di hard disk virtuali. Anche in questo caso si parla di cloud computing. Google, ad esempio, mette a disposizione un gigabyte si spazio per memorizzare i nostri documenti.
Finora ho parlato solo di Google Docs, che sebbene possa essere uno strumento valido didatticamente, non è l'unico servizio cloud computing utilizzabile a scuola.

Di alcuni ne ho già parlato nel blog. Volete ad esempio fare un poster virtuale? Potete utilizzare Glogster. Volete un software di geometria online? Geogebra dispone anche della versione web

Però la maggior parte dei servizi cloud computing ancora non li ho esplorati e li ho descritti solo marginalmente. Un paio di esempi... cercate un software on line per le mappe mentali, Popplet fa al caso vostro. Volete invece creare delle presentazioni multimediali on line, utilizzate Prezi.

Come ho detto precedentemente, cloud computing non vuol dire solo software on line, ma anche spazi on line, cioè hard disk virtuali, nei quali immagazzinare i nostri file. Ubuntu One e Dropbox possono esser due esempi. Possiamo non solo conservare i nostri file sui server dei due servizi, ma possiamo anche scaricare dei programmi che permettono di sincronizzare alcune cartelle del nostro hard disk con i rispettivi servizi on line. Così se creo o modifico un certo file sul mio pc automaticamente viene copiato sul mio hard disk virtuale. Non solo, ma se la stessa cartella è sincronizzata su più PC automaticamente il file viene aggiornato su tutti i computer. Sulla sincronizzazione bisognerebbe aprire un capitolo a parte, in questo articolo mi interessa solo porre l'attenzione che grazie ad alcuni servizi cloud computing possiamo avere degli hard disk virtuali sempre aggiornati.

Alla luce di tutto ciò non è così lontano dalla realtà immaginare un professore che arriva in classe e tramite Ubuntu One accede ad una presentazione che ha preparato e, non trovando Office o Openoffice sul  computer, si collega a Google Docs per proiettare la lezione agli studenti. I vantaggi di questo modo di lavorare sono evidenti: 
  1. Non mi devo più preoccupare dello stato del computer che ho in classe. Non mi interessa quali software siano installati su di esso, mi interessa solo che sia collegato ad Internet ed abbia un browser abbastanza aggiornato.
  2. Di conseguenza anche se ho 9 classi, oppure se voglio che gli studenti utilizzino i vari software a casa, non devo più costringere nessuno a decine di installazioni.
  3. Posso avere con me sempre i file che uso per la didattica, senza bisogno di pennette e, se uso un programma di sincronizzazione, senza rischi di avere una versione non aggiornata del file.
E inutile negare che possono sorgere alcune problematiche
  1. E se quel giorno la rete non ne vuol sapere di funzionare?
  2. Analogamente, e se quel sito non è raggiungibile?
  3. Peggio... e se l'azienda che gestisce il servizio cloud computing che mi interessa fallisce?
  4. E' sicuro tenere file importanti on line?
Nel caso 3 nella migliore della ipotesi potrei comunque salvare i miei dati sul mio PC. Ma se ho un file fatto per girare con un certo software e quel software non è più disponibile on line, il file non è più utilizzabile. In parte questo è vero per tutti i formati dei file che utilizziamo... però se il software è sul nostro PC possiamo continuare ad utilizzarlo anche dopo il fallimento dell'azienda produttrice, se è on line no. Ma qui si apre il discorso dei formati aperti per i file... e questa è un'altra storia.

Che ne pensate, avete da obiettare qualcosa? Trovate delle imprecisioni in quello che ho scritto? Se vi va di discutere insieme di cloud computing e se vi va di condividere le vostre esperienze e le vostre riflessioni lasciate un commento.

Tutti gli articoli del blog che hanno a che fare con il cloud computing li potete trovare cliccando su questo collegamento:

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martedì 6 dicembre 2011

Greco interattivo: risorse on line per lo studio della lingua di Aristotele

I miei rapporti con il greco sono prossimi a zero. Da bravo studente, prima dello scientifico e poi di ingegneria, non ho mai avuto contatti con questa lingua, al più ho dovuto imparare a riconoscere e scrivere le lettere dell'alfabeto greco onnipresenti in formule e formuline. Ma ancora non ho risolto nemmeno alcuni dubbi sull'alfabeto: questa lettera, μ, si legge "mi" o "mu". Ok, la smetto con i miei problemi linguistici personali.
Il sito Greco interattivo ha lo scopo di rendere meno difficile, soprattutto all'inizio, lo studio del greco. Non si tratta di un corso completo ma di una serie di risorse informatiche interattive utili all'insegnamento di questa affascinante lingua, risorse che possono essere utilizzate anche con una LIM - Lavagna Interattiva Multimediale.
Questo è l'indirizzo web:

Partiamo da un assunto: il sito che vi ho linkato è l'unico, in lingua italiana, che ho trovato contenente esercizi interattivi di greco. Se cercate siti in inglese ne trovate a migliaia, ma in italiano ho molte difficoltà nel trovarne. 

Quindi soprassiederò su l'unico difetto che io gli ho trovato e cioè che il carattere è molto piccolo. Voi direte, ma non è un problema e poi si legge benissimo! Dipende, se proiettate le pagine su una LIM solo i ragazzi in prima fila riescono a leggere qualcosa. Poco male, comunque, tutti i browser hanno la funzione zoom per cui potete ingrandire il carattere fino a rendere il sito leggibile da tutta la classe. Quindi non è un difetto, d'altra parte il sito non nasce per essere usato con una LM e risponde ad esigenze diverse.

Ovviamente non sono in grado di giudicare il valore didattico del materiale contenuto, questo spetta a voi... anzi, gradirei che lasciaste qualche commento con le vostre opinioni. Posso solo osservare che è tanto. 

Un esempio: cliccate sul menù di sinistra Testi interattivi > Senofonte > Elleniche > Alcibiade rientra in Atene. Vi si apre una pagina, che purtroppo non posso linkarvi direttamente, con un testo e la sua traduzione. Cliccando su una parola in greco viene mostrata la traduzione in italiano. Inoltre, se si seleziona Verifica e poi Nuova domanda, nella parte inferiore sotto al testo compare una domanda a cui rispondere.

Che ne pensate? Voi usate altre risorse on line per il greco? Quali? Ma soprattutto, la lettera μ, si legge "mi" o "mu"?

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mercoledì 30 novembre 2011

GeoGebra: un software di geometria dinamica, di algebra e di analisi

GeoGebra è un software che si è fatto largo a ben diritto nelle scuole italiane e di tutto il mondo. Si tratta di un progetto internazionale, opensource, libero, multipiattaforma e gratuito che nel corso degli anni ha unito intorno a sé un'ampia comunità e sul quale sono stati scritti libri, manuali e articoli.
Questo è il link alla pagina italiana del progetto: 
Prima di proseguire la mia video recensione per farsi un'idea:

Geometria, algebra, analisi matematica... ed è adatto sia alle scuole medie (nelle quali, ovviamente, non useremo le funzioni relative all'analisi matematica) sia alle scuole superiori. 

Ma non basta! Non solo è multipiattaforma, lo trovate sia per Microsoft Windows, sia per Gnu/Linux, sia per i Mac; ma se proprio non volete installare nulla sul vostro computer potete addirittura utilizzarlo on line. Non ci credete? Cliccate qui: 
e se avete un Java Virtual Machine installata sul vostro PC (ed è probabile) vi partirà GeoGebra direttamente dal sito. In questo caso vi si potrebbe aprire un messaggio di warning contro malintenzionati, ma il sito di GeoGebra è sicuro, quindi avviate pure. 
 
Voi pensate che sia già tanto, ma GeoGebra offre anche una possibilità in più: condividere e far girare i propri materiali on line, attraverso GeoGebraTube di cui parlerò in uno dei miei prossimi articoli. Il link a GeoGebraTube è il seguente:  

Per ora GeoGebra si occupa solo di geometria piana, ma è in corso di sviluppo la versione per la geometria solida, e spero di poterne parlare quanto prima in questo blog.

Che ne pensate di questo software? Conoscete programmi simili?

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venerdì 25 novembre 2011

Cyberteacher: centinaia di esercizi di italiano, inglese, francese, latino... e di tante altre materie

La segnalazione di questo sito arriva dalla professoressa Di Pirro della scuola media statale Gaio Cecilio Secondo di Roma che ringrazio. L'autore del sito Cyberteacher si chiama Paolo Cutini, insegna Inglese e si interessa di informatica applicata alla didattica. Il sito è ricchissimo di contenuti sviluppati tra l'altro utilizzando Hot Potatoes e TexToys, due framework che permettono di realizzare test interattivi di vario genere. Sul sito non sono presenti solo risorse per l'inglese, ma anche per il francese, l'italiano, il latino, la filosofia, le scienze, la storia, nonché per la pedagogia e la sociologia.
Questo è il link:

MAMMA MIA QUANTA ROBA C'E'!!!
Lo so, non è una recensione molto professionale, ma è la prima cosa che mi è passata per la testa esplorando il sito: più di 550 esercizi che spaziano tra varie materie. La creazione di una raccolta così ampia è proprio uno degli scopi del sito e l'autore invita chiunque abbia creato contenuti didattici digitali usando Hot Potatoes e TexToys, ma non disponga di uno spazio web in cui pubblicarli, ad inviargleli e lui li pubblicherà gratuitamente indicando, ovviamente e come giusto, il nome dell'autore. Un bel modo per creare una bella e ampia comunità.

Come al solito vi invito ad esplorare da voi il sito, vi propongo qualche percorso solo per farvi vedere quante cose potete trovare.
Se dalla Homepage cliccate su Risorse didattiche e da qui su Raccolta di esercizi interattivi vi si apre la seguente pagina:

Ora non avete che l'imbarazzo della scelta. Per esempio clicchiamo su Latino > Grammatica e si apre questa pagina:
http://www.cyberteacher.it/esercizi.htm#lat_grammatica

Scegliamo un esercizio sulla I e II declinazione:

E ora non vi resta che svolgerlo. Ci proverò anch'io, anche se io e il latino, studiato ai tempi del liceo scientifico, non eravamo grandi amici. Peccato che all'epoca non esistevano tutti gli strumenti informatici di oggi... chissà, forse avrei preso qualche voto più alto.

Che ne pensate di questo sito? Per me è eccezionale.

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martedì 22 novembre 2011

One World Italiano: grammatica, lessico, esercizi e quant'altro sulla lingua italiana

Il sito One World Italiano nasce da un'iniziativa di The One World Language Centre, una scuola di lingua italiana di Cagliari. Il sito è indirizzato a tutti coloro che vogliono imparare l'italiano di qualsiasi parte del mondo essi siano e al suo interno contiene tutta una serie di unità didattiche che affrontano i vari argomenti dello studio della nostra lingua. Tutto ciò ne fa un valido strumento per l'insegnamento della lingua italiana nelle scuole.
Questo è l'indirizzo web:

Navigando un po' per il sito ho trovato varie sezioni molto interessanti, ed il menù laterale permette di muoversi tra queste comodamente.

C'è una sezione dedicata alla grammatica italiana:
dalla quale potete accedere a pagine relative ai singoli argomenti. Se ad esempio vi interessano le proposizioni articolate cliccate qui:

C'è una sezione dedicata alla coniugazione dei verbi:

Una con dei dettati:
di cui questo ne è un esempio:
nel quale potete prima ascoltare ed eseguire il dettato, poi leggerne il testo

Una sezione riguarda la comprensione del testo:
e questo ne è un esempio:
in cui dovete prima ascoltare un testo e poi rispondere ad un questionario.

Un altra sezione è ricca di esercizi:
da cui ho scelto un esercizio a risposta multipla:
sui pronomi personali:

Insomma, non vi resta che esplorare il sito per scoprire tutte le risorse che offre e valutare se farne uso o meno in classe o farlo usare agli studenti per esercitarsi a casa.

Che ne pensate?

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Una nuova pagina nel blog: una sitografia di siti didattici

Oggi inauguro una nuova pagina del blog che conterrà la raccolta di tutti i siti che ho trattato in questi anni. Questo è il collegamento:

Beh, forse ci voleva. Mi sono reso conto che con il tempo gli argomenti trattati aumentavano, e con esse le recensioni a vari siti didattici. Ho deciso quindi di creare una piccola sitografia che possa essere di aiuto a tutti, con i link suddivisi per materia e una piccola descrizione della risorsa collegata.

Per ora ho messo ancora solo pochi collegamenti, ma con il tempo conto di recuperare tutti i link presenti nel sito e di aggiungerne di nuovi mano a mano che scrivo nuovi articoli.

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mercoledì 16 novembre 2011

La LIM nell’insegnamento della lingua francese - Le TBI en classe de FLE

Ovvero come integrare la didattica della lingua francese, al fine di valorizzarne e promuoverne l'insegnamento nelle scuole medie, con l'uso delle LIM, Lavagne Interattive Multimediali.

Di seguito trovate la presentazione utilizzata durante il corso di formazione La LIM nell’insegnamento della lingua francese - Le TBI en classe de FLE, tenuto da me e dalla professoressa di francese Maria Nazarena Gentile il 17 novembre 2011, organizzato dalla scuola media statale Gaio Cecilio Secondo con il patrocinio dell'AMOPA, Association des Membres de l'Ordre des Palmes Académiques.
 
Clicca qui per scaricare la presentazione

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico rimando al seguente articolo:
http://ilmondodellascuola.blogspot.com/2010/01/iniziare-ad-usare-la-lim-lavagna.html
dal titolo: Iniziare ad usare la LIM - Lavagna Interattiva Multimediale.

L'idea del corso nasce dall'esperienza maturata dalla professoressa Gentile che, quotidianamente, utilizza la LIM per insegnare la sua materia. Grazie alla sua passione, alla sua ricerca di materiali e ai suoi interventi durante gli open day rivolti agli studenti della quinta elementare, la Cecilio Secondo ha incrementato il numero di iscritti al primo anno della scuola media che scelgono come seconda lingua il francese.

Nella presentazione vengono mostrati esempi di siti didattici ed è presente una vasta sitografia di portali e siti dedicati all'insegnamento della lingua francese.

Questo spazio vuole essere uno spazio aperto in cui tutti possano dare il loro contrinuto con commenti ed osservazioni.

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lunedì 14 novembre 2011

Risulatati del sondaggio: Qual è la suite da ufficio maggiormente installata nei computer della tua scuola destinati alla didattica?

Se il sistema operativo più diffuso nelle scuole italiane è ancora Windows XP, per quanto riguarda le suite da ufficio la più diffusa è Microsoft Office 2007.

Ecco i risultati:
  1. Microsoft Office 2007 - 40%
  2. Una versione precedente di Microsoft Office (2000, XP, 2003, etc...) - 30%
  3. Microsoft Office 2010 - 19%
  4. OpenOffice.org o la sua derivata LibreOffice - 11%
Totale votanti: 37
 
Che ne pensate? Qual 'è la vostra esperienza?

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mercoledì 9 novembre 2011

TV5MONDE: contenuti on line in francese

TV5MONDE è una catena televisiva internazionale francofona ed è attualmente la quarta rete televisiva globale più grande dopo BBC, CNN ed MTV (Wikipedia). Il sito oltre a contenere video in lingua francese (utili per l'ascolto) ha intere sezioni dedicate all'apprendimento e all'insegnamento della lingua transalpina.
L'indirizzo web è il seguente:

Invito i docenti di francese a visitare la pagina di cui ho messo l'indirizzo e a cercare contenuti interessanti per l'insegnamento della propria materia. Io mi devo arrendere per ovvie difficoltà linguistiche di comprensione.

Ma prima di gettare la spugna almeno un contenuto ve lo mostro. Nel menu di sinistra selezionate Apprendre le français > Première classe e dalla pagina che si apre selezionate Les salutationes > Se prèsenter e da qui, vicino alla prima immagine, cliccate su Comprendre e vi si apre la pagina a questo indirizzo (lunghissimo, ma per questo esistono i collegamenti):

Nella pagina trovate un semplice esercizio, si tratta di vedere e ascoltare un video e fare un test. Molto semplice. Nel sito potete travere di tutto e per tutti i livelli.

Lo travate utile? Lo usate già? E per quale grado scolastico?

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Glogster, facciamo un bel poster multimediale on line

Quanti ricordi... i cartelloni bianchi di cartoncino bristol, tu che per aprirlo lo stendevi su un tavolo o per terra e che dovevi mettere dei pesi ai quattro vertici per evitare che si riarrotolasse, cosa che regolamente accadeva. Le immagini ritagliate da libricini piccoli fatti apposta per le ricerche, i pasticci con la colla, i testi scritti a mano che se commettevi un errore era una tragedia perché ti rimaneva la cancellatura... è bello vedere che tutte queste cose esistono ancora. Se entrate in una scuola potete ancora vedere le pareti tappezzate di poster. Ma oggi, a fianco dei tradizionali poster cartacei potete creare anche un bel poster interattivo grazie ad un sito che permette non solo di crearli ma anche di condividerli on line.

Il sito si chiama Glogster e questo è il suo indirizzo: http://www.glogster.com/

Invece questo è un esempio di glog. E in spagnolo me ce ne sono anche in italiano.

La parola glog sta per graphical blog, cioè cartelloni multimadiali composti da testo, immagini, video, audio, ecc.... In pratica sembrano dei poster ma l'utente può interagire con essi.

Glogster permette agli studenti di creare, immagazzinare e condividere on line glog e permette di incorporarli in altri siti esattamente come ho fatto con il glog qui sopra. I glog possono inoltre essere esportati e salvati sul proprio computer.

Esiste anche il progetto Glogster EDU che permette a insegnanti e studenti di creare classi virtuali e di condividere solo all'interno di essi i propri glog. Questo servizio, però, è a pagamento.
L'indirizzo web di Glogster EDU è il seguente:

Che ne pensate? Ne avete mai fatto uso?

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lunedì 31 ottobre 2011

Quali sono i maggiori problemi che riscontri nell'uso della LIM?

Nell'ultimo corso di formazione che ho tenuto sulle LIM, Lavagne Interattive Multimediali, sono emerse una serie di problematiche relative all'uso della lavagna e da queste mi è venuta l'idea di un sondaggio che analizzasse i problemi riscontrati nell'uso delle LIM.

Il problema maggiore riguarda la mancanza di materiale. Produrne di proprio richiede tempo e abilità specifiche, e anche la ricerca on line non sempre dà i suoi frutti. Una lamentela condivisa ha riguardato le case editrici che ancora oggi non forniscono una versione digitale dei propri testi e quando si trovano materiali non sembrano essere ideati per le LIM, bensì sembrano essere solo una trasposizione in chiave elettronica del testo cartaceo .

E voi che problemi vi trovate ad affrontare nell'integrare la didattica quotidiana con le LIM?

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mercoledì 26 ottobre 2011

ECDL in the classroom: manuale di informatica per studenti di scuola media

I VIK, Very Important Kids, sono sette ragazzi provenienti da tutto il mondo e hanno un obiettivo: insegnare agli studenti delle scuole medie italiane l'informatica. Sono sette come i sette moduli dell'ECDL, European Computer Driving Licence, la patente europea del computer e ognuno di essi introdurrà lo studente ad un dei sette argomenti dell'ECDL: teoria, sistema operativo, software di videoscrittura, foglio elettronico, software per presentazioni, software per la gestione di databese e  reti informatiche.
Questo è il link al sito del progetto:

Prima di proseguire sgombriamo il campo da ogni dubbio: attualmente partecipo attivamente a questo progetto e ricopro il ruolo di supervisore dei percorsi didattici. Nessuno mi potrà accusare di non essere trasparente.

Qualche tempo fa stavo ad un collegio docenti e da quel collegio emerse che l'informatica, come l'inglese, doveva essere una materia interdisciplinare ed essere utilizzata in tutte le altre materie. Non so se per l'inglese sia così, ma quel che so è che l'inglese almeno viene insegnato a scuola e quindi tutti gli studenti dovrebbero averne un'infarinatura. 

Così non è per l'informatica: com'è possibile chiedere agli studenti di essere pratici di uno strumento che non viene loro insegnato da nessuna parte? Voi replicerete che loro sono già bravi e già usano il computer senza problemi. Falso. Per alcuni è così, ma altri sono proprio a zero. E questa errata convinzione è alla base di una brutta discriminazione e differenziazione che si crea tra gli studenti. Quelli già esperti, che magari in prima media sono quasi degli hacker, continuano a migliorare, quelli che non sanno usare il computer restano al palo. 

Non è raro vedere in laboratorio ragazzi che si muovono agilmente tra certelle, software e file, e ragazzi che ti guardano disperati perché hai chiesto loro di premere INVIO e non sanno quale tasto è perché su quella particolare tastiera non è scritto INVIO sopra il pulsante. Sto esagerando? A me è capitato. E io mi chiedo, cosa fa la scuola per colmare il diviaro tra chi già sa e chi non sa? Si può tollerare che la scuola non cerchi di aiutare gli studenti meno esperti di computer?

I manuali di informatica di questo progetto cercano di colamare questa lacuna fornendo conoscenze base e promuovendo l'alfabetizzazione informatica tra i ragazzi.

Nei manuali vengono introdotti tutti gli argomenti dei sette moduli della patente europea del computer e viene avviato un percorso che permetterà a chi lo desidera, tramite simulazioni d'esame e approfondimenti, di sostenere l'esame ECDL e di conseguire il titolo.

Nei manuali l'informatica è insegnata in modo pratico. Tutti gli argomenti sono trattati tramite esercitazioni pratiche al computer mentre l'ossatura dell'opera, con l'introduzione di varie nozioni teoriche, e demandata ai sette VIK che tramite fumetti spiegano a Ermejo, il personaggio con gli occhiali che vedete in alto a sinistra, i concetti base dei vari moduli. Ermejo è in gamba, ma poco volenteroso e i sette VIK lo aiuteranno a conseguire la patente europea del computer. 

E proprio perché l'informatica deve essere uno strumento interdisciplinare gli esercizi dei vari moduli hanno una tematica che va oltre l'informatica. Nei moduli relativi alla videoscrittura, al foglio elettronico, alla predisposizione di presentazioni e al database, ad esempio, Ermejo, con l'aiuto dei VIK, preparerà testi e presentazioni sul riscaldamento globale e cercherà di convincere il dirigente scolastico della sua scuola, tramite fogli elettronici e analisi dati su database, ad attivare un servizio mensa così da ridurre l'inquinamento prodotto da lui e dai suoi compagni.

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Italiano on-line: esercizi di italiano in abbondanza ben integrabili con la LIM

Katalin Racz-Tognetti è un docente che da anni si dedica all'insegnamento della lingua italiana per stranieri e tiene corsi on line a pagamento. Il suo sito, Italiano on-line, è ricco di esercizi di italiano fruibili gratuitamente da tutti. L'indirizzo web del sito è il seguente:
L'altro giorno un insegnate di Italiano mi ha fatto osservare che in questo blog sono presenti poche risorse per l'insegnamento della lingua italiana. La difficoltà di reperire materiale interattivo di italiano utilizzabile con la LIM, Lavagna Interattiva Multimediale, è emersa anche durante l'ultimo corso di formazione che ho tenuto e al quale erano presenti soprattutto professori di lettere. 

Allora mi sono messo alla ricerca di qualche sito interessante e devo dire che non ne ho trovati molti, almeno per ora. 

Diciamo che learnig object e CDD di italiano non ce ne sono un granché in giro, è più semplice trovare siti che spiegano la lingua italiana e che sono orientati soprattutto ad insegnarla a stranieri. Non tutte le pagine di questi siti si adattano bene ad essere usate con le LIM. Ogni tanto capita di trovare esercizi e talvolta questi si integrano bene con le LIM. 

E' il caso degli esercizi del sito Italiano on Line. 

Gli esercizi di questo sito sono suddivisi in tre categorie:
Se, ad esempio, cliccate sul primo collegamento vengono proposti esercizi su vari argomenti della grammatica italiana. Per ogni argomento sono presenti più serie di esercizi.
Ad esempio, se cliccate sull'esercizio 14 delle proposizioni, si apre la seguente pagina:
Come vedete dovete inserire negli spazi vuoti la particella giusta selezionabile dal menù a tendina a fianco dello spazio vuoto stesso. 

Se il carattere dovesse risultare troppo piccolo si può utilizzare la funzione zoom del programma che usate per navigare.

La mia ricerca di risorse di italiano è appena iniziata, ogni volta che trovo materiale nuovo ne farò un articolo. E voi cosa usate? Sapete indicarmi risorse informatiche - siti, software, etc... - adatti all'insegnamento della lingua italiana?

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mercoledì 19 ottobre 2011

Le Point du FLE: un'ampia raccolta di materiali e CDD per la lingua francese utilizzabili con la LIM

Ringrazio la professoressa Gentile che insegna francese nella scuola media statale "Gaio Cecilio Secondo" di Roma per la segnalazione. Le Point du FLE può essere visto come un raccoglitore di link a risorse utili per l'insegnamento della lingua francese. L'indirizzo del sito è il seguente:

Come al solito invito tutti i docenti interessati ad esplorare il sito e a scoprire se ci sono o meno risorse utili per la propria didattica.

Le Point du FLE è un raccoglitore di link divisi per argomento. Tramite il menù di sinistra o tramite uno dei riquadri nella homepage è possibile selezionare una voce.

Ad esempio se dal menù di sinistra selezionate Temps de l'indicatifs > Présent venite indirizzati alla seguente pagina:

La pagina che vi si apre contiene più di 200 collegamenti a risorse on line sul presente indicativo. Alla sinistra del collegamento alcune icone vi fanno capire se si tratta di una risorsa audio, di un video, di pdf, di testi da leggere, di esercizi, etc... A destra del collegamento sono riportati gli autori della risorsa. Le risorse possono essere sia interne del sito, sia esterne di altri siti.

Per esempio  tra i seguenti 200 collegamenti scegliamo questi due a caso:
Il primo è una risorsa esterna, il secondo è una risorsa di Le Point du FLE. Entrambi hanno clip audio ed esercizi da svlogere.

Che ne pensate? Qualcuno di voi già usa questo sito, oppure usate altre risorse on line? Se sì, quali?

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venerdì 14 ottobre 2011

Portiamo programmazione e robotica vituale a scuola con Robomind

Robomind è un software che avevo già scovato qualche tempo fa, ma solo ora ho avuto modo di sperimentarne l'utilizzo in una terza media durante l'ora di tecnologia. In sintesi è un software che ci permette di programmare un robot che si muove in un ambiente virtuale. In questo video trovate la mia video recensione.


Il software è open source e può essere utilizzato gratuitamente. Prodotto in collaborazione con l'università di Amsterdam lo si può scaricare dal sito ufficiale del progetto:

Come spiego nel video lo trovo molto adatto per introdurre principi di programmazione e robotica. Attraverso semplici comandi base di programmazione, utilizzando loops (comando repeat) e condizioni (if else) possiamo far svolgere al robot le azioni più disparate: raccogliere oggetti, esplorare ambienti, seguire traiettorie. E' istruttivo perché comincia ad abituare gli studenti ad immaginare algoritmi, è immediato perché vediamo gli effetti delle nostre righe di codice sul robot.

L'ambiente in cui opera il robottino può essere predefinito oppure possiamo crearlo noi senza grossi problemi.
Io l'ho usato in terza media durante l'ora di tecnologia, ma creda sia adatto anche ai primi anni delle superiori.
Il software non è ancora disponibile in italiano, ma la versione in inglese è molto semplice. Anzi, è ancora più istruttiva che se fosse stata in italiano, sia perché abitua gli studenti a considerare l'inglese uno strumento interdisciplinare e non solo fine a se stesso, sia perché i comandi in inglese sono i tipici comandi base di molti linguaggi di programmazione.

Il software è multipiattaforma, quindi possiamo usarlo sia su Windows, sia su Gnu/Linux, sia su Mac.

Che ne pensate?

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lunedì 3 ottobre 2011

Eni Scuola, risorse didattiche digitali adatte alle LIM su tematiche dell’energia e dell’ambiente

Navigando su youtube mi è capitato di imbattermi in interessanti video che avevano come argomento l'energia e l'ambiente. Eccone uno:


L'autore di questi video è l'Eni con il patrocinio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca e del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Cercando un po' mi sono imbattuto nel sito del progetto, dove è possibile trovare oltre ai video diversi CDD - contenuti didattici digitali - tra cui giochi e quiz, facilmente utilizzabili con le LIM - Lavagne Interattive Multimediali.

Questo è il link del progetto:

Il mio consiglio, come al solito è di esplorare il sito alla ricerca di strumenti utili per le proprie lezioni, ce ne dovrebbero essere, tra video, foto, e documenti, più di 1200.

Le tematiche principali affrontate nel sito sono: l'energia, l'aria, l'acqua, la terra, la vita, gli ecosistemi e lo spazio. 

A titolo di esempio la pagina sull'energia solare:

Questo, invece, è il canale su youtube:

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martedì 27 settembre 2011

L'orario - FET: lo strano caso della lezione bilingue in 1L e 1M, ovvero, in che classe verrà svolta un'attività che prevede due gruppi di studenti a ciascuno dei quali è assegnata un'aula specifica?

Un'anomalia in un orario generato è stata il punto di partenza per un'analisi e una riflessione sulla differenza tra i vincoli di spazio di assegnazione e i vincoli di spazio di preferenza in FET.

Mentre preparavo un orario scolastico mi sono imbattuto nel seguente scenario: due gruppi di studenti, 1L e 1M, fanno come seconda lingua Francese e Spagnolo. Cioè metà 1L e metà 1M fa Spagnolo e le altre due metà fanno Francese; ovviamente nelle stesse ore. Ho creato un'attività che prevede due professori, due gruppi di studenti e una materia chiamata Sp-Fr e tutto sembrava funzionare. 

Ad un certo punto, però ho riscontrato un'anomalia. Dato che la scuola in questione è divisa in due plessi, ho definito oltre ai gruppi di studenti anche le aule, in modo da poter assegnare le aule ai plessi. Molto semplicemente ho definito due aule, Prima L e Prima M, assegnate entrambe alla succursale, e ho imposto tra i vincoli di spazio che l'insieme di studenti 1L abbia assegnata la classe Prima L e l'insieme di studenti 1M abbia assegnata la classe PrimaM

Inoltre uno dei due docenti, quello di Spagnolo, ha delle classi sia in centrale, sia in succursale. Quindi ho definito un vincolo di spazio per docenti che imponesse che lo spostamento da un plesso all'altro durasse un'ora in modo da permettere il trasferimento.

Ho generato l'orario è ho trovato che per il docente di Spagnolo erano state imposte ore consecutive in centrale e in succursale. Più precisamente che tra la lezione bilingue 1L/1M in succursale e una qualsiasi lezione in centrale non era garantito l'ora di buco per lo spostamento.

Da una rapida analisi è emerso che il problema era collegato al fatto che l'algoritmo non era in grado di assegnare l'attività ad un aula specifica, perché gli studenti della 1M devono far lezione in Prima M, quelli della 1L in Prima L, quindi una lezione che prevede entrambi i gruppi di studenti non viene assegnata a nessun aula.

Non so se sia un bug, ma probabilmente è voluto. I vincoli di spazio si dividono in FET in vincoli di assegnazione e di preferenza. I vincoli di assegnazione vengono sempre rispettati a meno che non ci sia qualcosa che lo impedisca, come nel caso che mi è capitato. Infatti i vincoli che che legano gruppi ad aule sono di tipo assegnazione.

I vincoli di preferenza, invece, sono più forti, prevalgono su quelli di assegnazione e non possono essere non rispettati.

Per risolvere ho creato un'aula fittizia, chiamata Bilinguismo e assegnata alla succursale, e ho usato un vincolo di tipo: Spazio > Materie > Una materia ha un'aula preferenziale e ho imposto che la materia Sp-Fr avesse come aula preferenziale l'aula bilinguismo.

Ovviamente questa non è l'unica soluzione, ma funziona.

Vi sono mai capitati casi simili? Come li avete risolti?

Per come scaricare FET cliccare sul seguente collegamento.

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lunedì 26 settembre 2011

Risultati del sondaggio: Qual è il sistema operativo maggiormente installato nei computer della tua scuola destinati alla didattica?

Come ampiamente previsto i sistemi operativi di Microsoft sono i più diffusi nelle scuole italiane, anche se sia Gnu/Linux, sia Mac OS X sono presenti. E, sempre come prevedibile, Windows XP è la versione di Windows più diffusa, probabilmente sia perché il parco macchine delle scuole italiane non è tra i più recenti, sia perché in molte scuole hanno continuato a preferire Windows XP rispetto ai suoi successori anche per computer acquistati recentemente. Sarà interessante riproporre il sondaggio il prossimo anno per vedere l'evoluzione della situazione.

Ecco i risultati:
  1. Windows XP - 59%
  2. Windows 7 - 20%
  3. Windows Vista - 7%
  4. Una distribuzione GNU/Linux (Ubuntu, openSUSE, Fedora, Mint, Fuss, So.Di.Linux, etc...) - 7%
  5. Mac OS X (per gli Apple) - 5%
  6. Un altro sistema operativo Windows (2000, Me, 98, NT, 95) - 2%
Totale votanti 101 

Windows, quindi, è installato nell'88% dei laboratori delle scuole dei docenti che hanno risposto al sondaggio

Sarei comunque interessato a leggere i pareri del rimanente 12%, come vi trovate con Gnu/Linux o con Mac OS X? E le vostre scuole come sono arrivate ad una scelta così insolita rispetto alla norma?

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martedì 20 settembre 2011

Pianeta Scuola, ovvero un sito ricco di contenuti didattici digitali adatti alle LIM

L'anno scolastico è appena iniziato e vi ritrovate una bella LIM - Lavagna Interattiva Multimediale - in classe. La sapete anche più o meno usare, alla fine equivale ad un immenso monitor touchscreen. Con il computer ve la cavate, quindi non vi resta che iniziare ad usarla. Ma a questo punto vi sorge una domanda cruciale... cosa ci faccio con la LIM? Dove trovo CDD, ovvero Contenuti Didattici Digitali, da poter usare con la LIM? Il sito Pianeta Scuola, a cura del settore scolastico Mondadori Education, viene incontro alle vostre esigenze, proponendovi una grande quantità di CDD intuitivi e pronti all'uso. 

Ecco il link:

Ricco, veramente ricco di materiale suddiviso per ciclo scolastico, dalle elementari alle superiori. Potete trovare CDD di geografia, matematica, scienze, latino, italiano, etc... Inoltre il sito è in continuo aggiornamento, quindi se oggi non trovate quello che vi serve, lo potreste trovare domani.

Vi consiglio di esplorare da voi il sito, io riporto qualche collegamento diretto:
Qualche oggetto didattico tanto per farvi capire di cosa stiamo parlando:
Che ne pensate? Qualcuno di voi usa già i materiali di Pianeta Scuola?

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Qual è la suite da ufficio maggiormente installata nei computer della tua scuola destinati alla didattica?

Se ti va di discutere su questo argomento lascia un commento. 

Vi riporto la mia esperienza: non ho ancora mai trovato Microsoft Office 2010.

Nella maggior parte delle scuole che ho frequentato o era installato Office 2007, o una versione precedente, soprattutto Office 2003.

Negli ultimi tempi non è trascurabile nemmeno la diffusione di OpenOffice.org.

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martedì 13 settembre 2011

L'orario - FET: un file excel per importare e stampare l'orario generato da FET

Avete inserito i vincoli, avete fatto girare FET, avete trovato un orario, magari lo avete anche controllato dall'interfaccia di FET e vi piace proprio. E' giunta l'ora di stamparlo. Andate nella cartella che avete impostato come cartella di output, trovate la sottocartella che ha per nome il nome del file FET che contiene il vostro problema e dal quale avete generato l'orario, entrate in questa sottocartella... e trovate la bellezza di 38 file, la maggiorparte in html... e ora che si fa per stampare e rendere presentabile l'orario? Un file excel, programmato da Marco Albano, viene in vostro aiuto,
e se ne parla in questa discussione nel forum dell'autore di FET:
http://lalescu.ro/liviu/fet/forum/index.php?topic=504.0
Puo essere scaricato a questo collegamento:
http://lalescu.ro/liviu/fet/forum/index.php?action=dlattach;topic=504.0;attach=149
ma affinché il collegamento funzioni è necessario registrarsi nel forum.

Detto tra noi, dopo un primo spaesamento i 38 file mi risultano molto comodi e li ho apprezzati. Oltre tutto è possibile aprire i file html direttamente da Excel o da Calc e manipolarli. Ma questa è un altra storia.

Il file di Marco Albano comunque semplifica la vita. Ha programmato delle macro in Visual Basic che prendono il risultato della generazione dell'orario e lo trasformano in tabelle Excel. Vengono generate tabelle con gli abbinamenti classe/professore, il tabellone con tutti i docenti e le classi in cui fanno lezione in tutti i giorni e le ore della settimana, le tabelle per classi.

Una volta scaricato il file basta cliccarci sopra e si apre con Excel (se lo aprite con Calc non funziona). Nel primo foglio che si apre, partenza, è spiegato come usare il file e vengono inserite le impostazioni principali: il nome della scuola e l'anno scolastico. Poi potete decidere se colorare le giornate libere dei professori, le giornate pesanti e le ore che non rispettano il vincolo sui giorni minimi (questo però non mi torna, chiederei anche un parere dell'autore dello script).

Assicuratevi di aver abilitato le macro, altrimenti vi da errore e cliccate su Go. Si apre una finestra che vi chiede di inserire un file FET. NON E' IL FILE FET CHE AVETE RIEMPITO. Vi spiego invece  con un esempio qual'è. Supponiamo che il vostro file FET di partenza si chiami IstitutoPincoPallino.fet. Generate l'orario e dentro la cartella di output è presente una cartella chiamata IstitutoPincoPallino-single (se fate una generazione molteplice la cartella si chiama in un altro modo, ma la trovate sempre nella cartella di output). Dentro questa cartella sono presenti i famosi 38 file tra cui IstitutoPincoPallino_data_and_timetable.fet. Questo è quello che dovete dare in pasto al file Excel dopo che avete premuto Go. 

Ad onor del vero serve anche un altro file: IstitutoPincoPallino_activities.xml; lo script lo cerca automaticamente nella cartella che gli avete indicato quando gli avete passato il file IstitutoPincoPallino_data_and_timetable.fet. Volendo potreste prelevare questi due file IstitutoPincoPallino_data_and_timetable.fet e IstitutoPincoPallino_activities.xml, metterli in una qualsiasi cartella (chaimaimola Tizio) e passare allo script il file IstitutoPincoPallino_data_and_timetable.fet presente nella cartella Tizio, lo script funziona lo stesso. Se non trova il file IstitutoPincoPallino_activities.xml nella stessa cartella, invece, da errore.

Lo script funzione, è veloce e produce un buon output.

Nel caso in cui più docenti facciano lezioni nella stessa classe contemporaneamente (copresenze) o abbiano più classi contemporaneamente (tipo delle fantomatiche 1A e 1B che fanno spagnolo e francese contemporaneamente, metà 1A e metà 1B spagnolo col professor Sempronio e l'altra metà 1A e l'altra metà 1B francese col professor Caio) valgono le seguenti regole per la visualizzazione:
  • se n docenti (x,y,z,w)  hanno n classi (a,b,c,d) al docente x viene assegnata la classe a a y la classe b e cosi via
  • se n docenti (x,y,z,w)  hanno 1 classe a tutti i docenti viene assegnata la classe
  • se 1 docente ha n classi (x,y,z) al docente vengono assegne tutte le classi
  • se n docenti (x,y,z,w)  hanno m classi (a,b,c), quindi n più grande di m, ai docenti viene assegnata la classe a
  • se n docenti (x,y,z)  hanno m classi (a,b,c,d), quindi n più piccolo di m, al docente x vengono assegnate tutte le classi
In alcuni di questi casi potrebbe essere necessario rimettere mano alle tabelle generate per sistemare le visualizzazioni.

Con questo avrei concluso, per ogni dubbio, precisazione o chiarimento lasciate un commento.

Per come scaricare FET cliccare sul seguente collegamento.

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giovedì 1 settembre 2011

Aiuto Dislessia: un bel sito di una mamma di una bambina dislessica

Senza dubbio una risorsa fondamentale per i genitori di bambini dislessici, ma che può e deve essere d'aiuto anche per i professori che sempre più spesso si trovano di fronte a ragazzi affetti da questa patologia: 

Per farla breve, non c'è nulla di più potente di una mamma, Nicoletta, con competenze e passione per l'informatica e internet per mettere su un buon sito che tratta di dislessia. 

Citando dal sito che ho linkato, che a sua volta cita l'International Dyslexia Association:
La dislessia è una disabilità specifica dell’apprendimento di natura neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle abilità cognitive e alla garanzia di un'adeguata istruzione scolastica.

Aiuto Dislessia può essere un valido punto di riferimento nel web per genitori che sicuramente si trovano spaesati e preoccupati e forse anche un po' soli quando ai propri figli viene diagnosticata questa patologia.

Ma può essere un valido aiuto anche per i professori, sia per conoscere meglio l'argomento dislessia, sia perché è ricco di schede didattiche e software free sviluppati e sperimentati da chi ben conosce questa patologia e può quindi essere un valido aiuto per programmare attività didattiche mirate.

Perché non dobbiamo dimenticarci che la riabilitazione dalla dislessia passa per i seguenti punti (sempre dal sito Aiuto Dislessia):
  1. la rieducazione deve essere effettuata il più presto possibile, anche prima di giungere a una diagnosi certa, quando esistono indicatori di rischio di dislessia. 
  2. la rieducazione deve essere intensiva, possibilmente con frequenza quotidiana. 
  3. la rieducazione deve essere condotta in ambito specifico, cioè deve riguardare il linguaggio, la visione, la lettura e la scrittura. 
E quindi il professore deve provare a intuire se un bimbo può essere dislessico, perché è durante i primi anni scolastici che si manifestano alcuni sintomi della dislessia, e deve aiutare nella riabilitazione, perché è sempre a scuola che si lavora intensivamente sul linguaggio, sulla visione, sulla lettura e sulla scrittura. 

Complimenti a Nicoletta.

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mercoledì 31 agosto 2011

L'orario - FET: come garantire che al più solo classi parallele facciano educazione fisica contemporaneamente...

... cioè prime al più con altre prime, seconde al più con altre seconde, terze al più con altre terze, etc... Più in generale garantire che al più solo classi parallele facciano una stessa lezione contemporaneamente.

Lo scenario è il seguente: dopo aver spiegato in questo articolo come  fare in modo che al più due classi facciano educazione fisica contemporaneamente, ora vogliamo imporre che le due classi che fanno educazione fisica contemporaneamente siano al più due prime, due seconde, etc... Al più vuol dire (sì, lo so, è ovvio) che o solo una classe fa educazione fisica o due classi dello stesso anno.

Purtroppo mi sembra non ci sia un metodo immediato. Ho trovato solo due tecniche che, pur funzionando bene, presentano dei limiti nell'implementazione (ma come dicevo non nei risultati: funzionano bene e fanno quel che promettono). L'unico vincolo che possiamo usare è quello che ci permette di imporre che alcune attività non siano concomitanti. Per spiegare le due tecniche partiamo da un esempio concreto. Siamo in una scuola media con sei sezioni complete (tre classi per sezione), abbiamo due professori di educazione fisica, uno per le sezioni A, B, C; l'altro per le sezioni D, E, F. Ogni professore di educazione fisica fa due ore in ogni classe.
  1. La prima tecnica è la seguente: aggiungere tanti vincoli del tipo Tempo > Attività > Un insieme di (sub) attività non sono concomitanti per tutte le coppie di attività che non possono essere concomitanti. Il problema è valutare quante siano queste coppie. Proviamo a contarle, cominciamo dai vincoli che mi garantiscono che la 1A non faccia lezione con classi di anni diversi: (1A, 2D), (1A, 2E), (1A, 2F), (1A, 3D), (1A, 3E), (1A, 2F). Ovviamente non serve imporre un vincolo sulla coppia (1A, 2A), ed in generale (1A, 2 o 3 del professore delle sezioni A, B, C) perché quel professore o ha la 1A o la 2A, non è possibile che le due attività si svolgano contemporaneamente. Sembrerebbe quindi che abbiamo trovato 6 vincoli, ma non è così. Bisogna moltiplicare per 4, perché per ogni coppia dobbiamo lavorare sulle singole sub attività. Mi spiego: abbiamo due sub attività da un ora di educazione fisica per la 1A (chiamiamole 1Aa e 1Ab) e due per la 1D (chiamiamole 1Da e 1Db). Le coppie possibili sono 4: (1Aa, 1Da),  (1Aa, 1Db), (1Ab, 1Da), (1Ab, 1Db). In definitiva per imporre che la 1A non faccia educazione fisica contemporaneamente con classi di anni diversi mi servono 24 vincoli. Le prime in tutto sono sei, quindi per garantire le prime non facciano lezione con seconde o terze mo servono 6*24= 144 vincoli. Ora devo imporre che seconde e terze non facciano educazione fisica contemporaneamente, i vincoli sono solo 4*3*6 = 72 vincoli (fidatevi sulla parola). In definitiva dovremmo imporre 216 vincoli del tipo Un insieme di (sub) attività non sono concomitanti. Che decollerebbero se le sezioni fossero 9 o le classi per sezione 5.
    • Pro di questa tecnica: non inseriamo vincoli ridondanti
    • Contro di questa tecnica: elevato numero di vincoli da inserire, talmente elevato da rendere, a mio parere, la tecnica inutilizzabile

  2. La seconda tecnica consiste sempre nell'inserire vincoli del tipo Tempo  >Attività > Un insieme di (sub) attività non sono concomitanti ma ora non lavoriamo solo su coppie, bensì su insiemi più ampi di sub attività (il vincolo lo permette). Possiamo garantire inserendo un solo vincolo che tutte le prime del professore delle sezioni A, B e C non facciano educazione fisica con le seconde o le terze dell'altro professore. Il vincolo coinvolge le seguenti sub attività: (1Aa, 1Ab, 1Ba, 1Bb, 1Ca, 1Cb, 2Da, 2Db, 2Ea, 2Eb, 2Fa, 2Fb, 3Da, 3Db, 3Ea, 3Eb, 3Fa, 3Fb). A questo aggiungiamo un vincolo simile per le tre prime del secondo professore e altri due vincoli che mi garantiscono che seconde e terze non facciano educazione fisica contemporaneamente. In tutte me la cavo con 4 vincoli, che per quanto richiedano di inserire più sub attività l'uno, sono comunque nel complesso molto più semplici dell'inserire i 216 vincoli della tecnica precedente. Dove sta la fregatura, vi chiederete? Troppo bello per essere vero. In realtà c'è un problema. Questa tecnica funziona e nemmeno eliminiamo soluzioni valide perché vincoliamo troppo. Però inseriamo tutta una serie di vincoli ridondanti. Analizziamo il vincolo che coinvolge le seguenti attività: (1Aa, 1Ab, 1Ba, 1Bb, 1Ca, 1Cb, 2Da, 2Db, 2Ea, 2Eb, 2Fa, 2Fb, 3Da, 3Db, 3Ea, 3Eb, 3Fa, 3Fb). Questo vincolo impedisce anche che le prime del primo professore non possano fare educazione fisica contemporaneamente, ma questo è già garantito da altri vincoli (il professore è uno, non ha il dono dell'ubiquità); e lo stesso vale per tutte le seconde e le terze del secondo professore: è già impossibile che facciano lezione contemporaneamente. Così facendo aggiungiamo quindi tanti vincoli inutili, come se scrivessimo le seguenti disequazioni: x>5, 2x>10, 3x>15... ne basta una per definire il problema, le altre due sono ridondanti. Ci sarebbe da chiedersi quanto l'algoritmo di calcolo della soluzione dell'orario sia influenzato dall'aggiunta di vincoli ridondanti. In teoria sì, in pratica non lo so perché non so come funziona. Per conludere:
    • Pro di questa tecnica: numero di vincoli da inserire limitato
    • Contro di questa tecnica: aggiungiamo tutta una serie di vincoli ridondanti che potrebbero influenzare la velocità del software.
Io ho utilizzato la seconda tecnica.

Con questo avrei concluso, voi che ne pensate? Avete utilizzato altre tecniche? Esiste un modo immediato per ottenere il risultato desiderato che mi è sfuggito? Aspetto vostri commenti.

Per come scaricare FET clicca sul seguente collegamento.

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martedì 30 agosto 2011

Risultati del sondaggio: con che frequenza usi il computer in classe?

I risultati di un sondaggio che feci qualche mese fa.

52% ogni giorno
25% qualche volta alla settimana
23% mai

I risultati non sono in accordo con la mia esperienza; ritenevo, infatti, che i professori che usassero il computer in classe ogni giorno fossero molti meno.

Le possibilità sono due:
  1. La mia idea era sbagliata e, effettivamente, una buona percentuale di professori fa uso del computer in classe.
  2. Chi accede a questo blog, chi quindi cerca oggetti multimediali da usare in classe o informazioni sulle nuove tecnologie per la didattica, utilizza molto spesso il computer in classe. O se si preferisce il contrario, chi usa il computer in classe cerca on line strumenti utili alla didattica, si collega, tra gli altri, a questo blog e vota. Viceversa chi non usa il computer in classe non frequenta nemmeno blog e siti didattici.
Io voto per la seconda possibilità. Voi che ne pensate?

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venerdì 26 agosto 2011

Suoniamogliele in classe... ovvero qualche CDD per musica

Che dire... musica NON era la mia materia preferita, e oggi mi dispiace molto di far confusione tra bemolli, bedure, scale e crome!!! Come? cosa sono le bedure? E che ne so? Non ci capisco molto di musica. Però mi affascina, e per questo ho cercato qualche sito e qualche oggetto in flash che potesse aiutare gli studenti a comprendere meglio il mondo della musica. Su internet si trova moltissimo materiale, molto spesso in inglese, ma non credo sia un problema: una tastiera non ha lingua, ma solo musica. E allora suoniamo un po'.


Oppure, se volete, cimentatevi in questo giochino che consiste nell'individuare la nota giusta.

 


Si tratta di due oggetti molto semplici, adatti, credo, a chi si avvicina per la prima volta alla musica. Potete trovare altri giochini musicali in questo sito:

Se invece volete una tastiera un po' più professionale cliccate su quest'altro link:
Il sito vi permette anche di registrare e riascoltare le vostre esecuzioni.
Mi sembrano tutti oggetti interessanti, e, dato le dimensioni, credo siano facilmente utilizzabili con una lavagna interattiva dotata di casse.

Anche se lo so, l'esperienza diretta, l'uso di una tastiera reale è l'esercizio migliore.

Spero che qualcuno trovi utile questo articolo, e se volete lasciare un commento io son qui.

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venerdì 22 luglio 2011

L'orario - FET: come imporre che al più due classi facciano educazione fisica contemporaneamente...

... oppure, estendendo il concetto, come imporre che al più "n" classi occupino una stessa aula/laboratorio/palestra.

Con FET è semplice e ci sono più modi. Vi spiego quello che ho usato io.
  
Abbiamo detto che al più due classi possono usare la palestra contemporaneamente. Io ho fatto così:
  1. Tra i dati ho creato un'aula per ogni gruppo di studenti, assegnando al nome dell'aula lo stesso nome del gruppo studenti, cioè 1A, 2A, 3A... etc
  2. Sempre tra i dati ho creato due aule chiamate Palestra1 e Palestra2. Voi direte che la scuola ha una sola palestra... ok, ma è come se avessi due palestre virtuali, in una ci andrà una classe, nell'altra l'altra classe così da far fare educazione fisica contemporaneamente a due gruppi di studenti distinti
  3. Tra i vincoli di spazio impongo che ogni gruppo di studenti deve far lezione nella sua classe, gruppo 1A nella 1A, gruppo 2A nella 2A, etc.
  4. Sempre tra i vincoli di spazio uso il vincolo "una materia ha un insieme di aule preferenziali" e impongo che la materia Educazione Fisica abbiamo come aule preferenziali Palestra1 e Palestra2
Il  giochino è fatto: al più due classi potranno fare educazione fisica contemporaneamente, una in Palestra1 e l'altra in Palestra2

Voi direte: c'è un conflitto tra i punti 3 e 4. Sembra, ma non è così. Per comprenderlo dobbiamo capire la differenza di priorità, in FET, tra i vincoli di tipo aula assegnata e quelli di tipo aula preferenziale. I vincoli di tipo aula preferenziale prevalgono su quelli di tipo aula assegnata. 
Il vincolo al punto 4 è di tipo aula preferenziale, quello al punto 3 di tipo aula assegnata. Quindi il software è "autorizzato" a rompere un vincolo di tipo aula assegnata per rispettare un vincolo di tipo aula preferenziale. 

Tradotto vuol dire che le ore di educazione fisica le piazzerà o in Palestra 1 o in Palestra 2 per ogni gruppo di studenti, a prescindere dalla classe assegnata a quel gruppo di studenti.

Spero di esservi stato di aiuto. Come sempre aspetto domande, chiarimenti, osservazioni e anche correzioni se ho sbagliato. Oppure, se volete, raccontate la vostra soluzione ed il metodo che avete usato.

Per come scaricare FET clicca sul seguente collegamento.

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