giovedì 27 maggio 2010

L'orario scolastico - Tutti i vincoli hanno la stessa importanza?

Dopo aver formulato il problema, sia a parole, sia eventualmente matematicamente, ci si deve porre una questione fondamentale: tutti i vincoli sono uguali? Ce ne è qualcuno più importante?

La risposta è sì, ma non sta a me rispondere a quali siano quelli più importanti. Certo è che alcuni vincoli devono essere soddisfatti, se non lo sono viene un orario incoerente, sbagliato o inaccettabile. Un professore non può fare due lezioni contemporaneamente, e nemmeno possiamo fargli fare 3 giorni da 6 ore e poi a casa. Insomma, esistono tutta una serie di vincoli che il buon senso e il dirigente scolastico ci dicono che devono essere soddisfatti.

Qualche volta, però, ci viene detto: "beh, vedi se riesci a fare una determinata cosa," che per chi fa l'orario vuol dire "vedi se riesci ad imporre un certo vincolo, altrimenti va bene lo stesso."

Potremmo aggiungere anche questo alla lista dei nostri vincoli che devono essere soddisfatti, ma come ho già detto qualche articolo fa, aggiungi di qua, aggiungi di là... alla fine potrebbe non esistere più una soluzione possibile.

Oppure a prescindere, il dirigente scolastico ci dà un insieme di vincoli, ma dopo ore e ore di lavoro non si riesce a trovare un orario. Magari non esiste proprio un orario ammissibile. In questo caso siamo noi a dover andare dal dirigente scolastico e dirgli: "non è possibile rispettare tutti i vincoli dati."

Sia che sia il preside a dirvi di vedere se riuscite ad imporre un determinato vincolo, sia che siate voi a convincerlo che non tutti i vincoli sono soddisfacibili, quello che dovete fare si chiama in gergo rilassare un vincolo.

In pratica avrete una serie di vincoli obbligatori che dovete rispettare, ed un'altra serie di vincoli (detti appunto rilassati) che potete anche non soddisfare.

La prima scelta possibile per affrontare i vincoli rilassati è prima provare ad imporli e poi, se non si trova un orario, eleminarli. Certo, così facendo sicuramente non li imporrete nemmeno un pochino. Ora, cosa vuol dire imporre un pochino un vincolo è un concetto che potrebbe far rizzare i capelli ad un matematico, ma per noi vuol dire che se non riusciamo ad imporlo al 100% magari riusciamo ad imporlo al 75%.

Un esempio. Il dirigente magari ci chiede di far in modo che alle prime ore gli studenti abbiano matematica perché più pesante. Imporre il vincolo vorrebbe dire forzare questo eventi, eliminare il vincolo vorrebbe dire non provarci proprio, cercare di imporlo in forma rilassata vuol dire che magari in tre giorni su sei ci riusciamo.

Come si fa a rilassare un vincolo dipende dalla tecnica di risoluzione che si sceglie per l'orario. Se lo si fa a mano vorrà dire che si deciderà se soddisfarlo o meno quando il problema si porrà. Se si usa un software bisogna vedere se il software mette a disposizione sistemi per rilassare vincoli e non imporli al 100%. E sicuramente sarà così, altrimenti non è un buon software.

Dal punto di vista matematico quello che si può fare è introdurre una funzione obiettivo nella quale in qualche modo facciamo rientrare i vincoli che abbiamo rilassato. Questa funzione, ad esempio, può essere tale che il suo valore è tanto più grande quanto più ci allontaniamo dai vincoli. Se poi introduciamo dei pesi possiamo fare in modo che allontanarsi da certi vincoli generi un valore più grande che allontanarsi da altri. A questo punto il problema si trasforma in un problema di Ricerca Operativa e di ottimizzazione: va cercata la soluzione che soddisfa i vincoli obbligatori e che minimizza la funzione obiettivo, cioè che si discosta meno dai vincoli rilassati.

Clicca su questo collegamento per saperne di più sulla Ricerca Operativa.

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mercoledì 26 maggio 2010

L'orario scolastico - La formulazione matematica

Ora la questione si fa complicata. Ci tengo però a precisare che per fare un orario scolastico non serve necessariamente sapere quello che vi sto per raccontare, d'altra parte penso che chiunque affronti un problema possa chiedersi  la natura del problema e se è noto e studiato in letteratura.

Il problema della redazione dell'orario scolastico appartiene alla classe dei Problemi di Soddisfacimento di Vincoli (Constraint Satisfaction Problem o CSP).

Darò dei piccoli spunti per capire come può essere formulato matematicamente. Vi ricordo che il mio obiettivo è far capire ciò di cui stiamo parlando, non scrivere un manuale scientifico.

Il problema è un problema decisionale, nel quale le variabili possono assumere valere 0 o 1.

Innanzitutto quali sono le variabili. Definiamo con I l'insieme dei professori, J l'insieme delle classi, K l'insieme delle ore giornaliere, L l'insieme dei giorni della settimana, ed associamo ad ognuno di questi elementi un numero univoco nell'insieme.

I = {1,2, ... Ni}, con Ni il numero totale dei docenti
J = {1,2, ... Nj}, con Nj il numero totale delle classi
K = {1,2, ... Nk}, con Nk il numero totale delle ore giornaliere
L = {1,2, ... Nl}, con Nl il numero totale dei giorni

Quindi avremo il professore 1, il professore 2, il professore 3, fino al professore Ni

Avremo la classe 1, la classe 2, la classe 3, la classe 4, fino alla classe Nj

Possiamo quindi definire la variabile Xijkl che vale 1 se il professore i fa lezione nella classe j all'ora k del giorno l, 0 altrimenti.

Definite le variabili dobbiamo chiederci come trasformare in equazioni o disequazioni i vincoli che abbiamo espresso a parole. Lo farò solo per un vincolo, quello che mi interessa è mostrare il procedimento.

Prendiamo per esempio il numero massimo di ore giornaliere di un professore e supponiamo che questo sia uguale a Oi.

Si fissa i (il professore), si fissa l (il giorno della settimana) e il vincolo si ottiene sommando tutte le Xijkl con quei determinati valori di i e l e imponendo che questa somma sia minore o uguale a Oi. E  si fa questo per tutte le possibili combinazioni di i e l.

Tradotto in un linquaggio più semplice... preso un professore e preso un giorno della settimana, imponiamo che per quel professore e quel giorno della settimana al più Oi variabili possano essere uguali a 1, cioè che faccia al più Oi ore di lezione.

Questo funziona se c'è anche un altro vincolo che ci dice che fissata un ora, fissato un professore e fissato un giorno, la somma di tutte le relative variabili di decisioni deve essere minore o uguale ad 1, cioè se un professore fa lezione lo fa in una sola classe alla volta (e sì, dobbiamo dirgli anche quello).

Questo giochino può essere fatto in modo più o meno complicato per tutti i vincoli tenendo conto che esistono regole per trasformare in equazioni e disequazioni vincoli condizionali (del tipo se... allora...) e vincoli logici (ad esempio un vincolo che viene soddisfatto se sono soddisfatti contemporaneamente due condizioni, cioè un vincolo AND, o similmente un vincolo OR)

La formulazione matematica coincide quindi con l'introdurre delle variabili decisionali e con il trasformare tutti i vincoli in un immenso insieme di equazioni e disequazioni.

Non credo che nessuno approcci in questo modo al problema, ma questo è la sua formulazione rigorosa.

In uno dei prossimi articoli vedremo come si risolvono problemi del genere, ma già vi preannuncio che sono considerati problemi difficili.

Un riferimento sitografico:

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lunedì 10 maggio 2010

Sussidi didattici per la scuola

SONO ENTUSIASTA!!!
E' stato amore a prima vista tra me e il sito Sussidi didattici per la scuola. Questo è l'indirizzo:

Qualche tempo fa stavo cercando dei learning object sulle frazioni, e per puro caso mi sono imbattuto in queste pagine web. Sulle frazioni ho trovato un interssantissimo oggetto in flash (http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/matematica/frazionihtml/frazioni.html), ma è stato solo l'inizio della mia espolazione delle pagine di Sussidi didattici per la scuola.

Ho trovato un'inifinità di oggetti. che spaziano dalla matematica alla storia, passando per la geografia e, udite udite,  per l'analisi logica. Oggetti che possono aiutare nello studio individuale a casa, ma che possono anche essere utilizzati a scuola e in classe con o senza una Lavagna Interattiva Multimediale. Unico requisito: disporre di una connessione ad internet.

Sui vari argomenti sono presenti schede teoriche ed esercizi. Sul sito ci sono anche giochi didattici e due pacchetti chiamati VerificheMachine e Libri Parlanti, il primo per creare verifiche interattive a risposta chiusa, il secondo per creare presentazioni multimediali interattive.

Nel tempo cercherò di commentare e descrivere i vari oggetti presenti nel sito, per ora mi sono limitato a segnalarlo.

Penso sia doveroso riportare gli autori e i collaboratori di cotanto capolavoro. Dalla pagina http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/collaboratori.html:
I lavori presenti nel sito http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/, sotto i profili della progettazione e della realizzazione informatica, sono opera di Giuseppe Bettati, insegnante di scuola media. Altri insegnanti hanno collaborato, in vario modo, all'elaborazione di contenuti specifici:


Lalla Attolini
  • Materiale linguistico (Giocare con le parole: Cambi)
  • Clicca la risposta (vari questionari di Scienze)
  • Linea del tempo 1500-2000: Scienza e tecnica (testi e disegni)
  • Viaggio nell'Antico Egitto (partecipazione alle fasi di progettazione, contributo determinante alla grafica)
  • Divinità egizie (Lalla Attolini, G.B.)
  • Le Grandi navigazioni oceaniche (partecipazione alle fasi di ideazione, contributo determinante alla grafica)
  • Via della seta (Lalla Attolini, G.B., A. P.)
  • Produzione di "libri" (Libri Parlanti on line)
  • Consulenza per quanto riguarda i programmi di Matematica e Geometria
Cristina Brighenti
  • Materiale linguistico (alcune esercitazioni di analisi logica e grammaticale)
Cristina Cavalca, Paola Guareschi
  • Materiale linguistico (alcune esercitazioni di analisi grammaticale)
Daniele De Stefano
  • Con i suoi alunni: Giochi di giovani programmatori (Scuola media di San Pietro al Natisone, Cividale, UD)
  • Linea del tempo 1900-1945 (G. B., Daniele De Stefano)
Elisabetta Mangi
  • Materiale linguistico (esercitazione di analisi logica)
Antonella Pulvirenti
  • Materiale linguistico (esercitazione di analisi grammaticale, rebus)
  • Le Grandi Navigazioni Oceaniche (partecipazione alle fasi di ideazione e di elaborazione grafica e testuale)
  • Via della seta (L. A., G. B., Antonella Pulvirenti)
  • Preziosa collaborazione per quanto riguarda i programmi verficheMachine e Libri Parlanti
  • Produzione di "libri" (Libri parlanti online)
Ivana Sacchi
  • Viaggio nell'Antico Egitto (partecipazione alle fasi di progettazione)
  • Le Grandi Navigazioni Oceaniche (partecipazione alle fasi di ideazione e di elaborazione grafica e testuale)

Insomma, un sito che mi ha subito conquistato per la sua accuratezza e per la sua ricchezza dei contenuti. Voi che ne pensate?

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lunedì 3 maggio 2010

I giochi didattici dell'Iprase Trentino

L'Iprase - Istituto Provinciale per la Ricerca, l'Aggiornamento e la Sperimentazione Educativa - Trentino (http://www.iprase.tn.it) è un istituto che si occupa di sperimentare nuove tecniche di didattica e di sostenere l'attività del sistema educativo. In questo ambito è stato promotore delle sviluppo di simpatici e divertenti giochi didattici, adatti a studenti delle elementari, delle medie, e, in alcuni casi, delle superiori.


Vi è mai capitato di vedere degli studenti rinunciare alla ricreazione per fare esercizi di matematica o italiano? Oppure essere così desiderosi di partecipare attivamente alla lezione da dover introdurre delle liste d'attesa per le interrogazioni? Giuro che ho visto tutto questo.

I due attori principali di tutta questa euforia erano una LIM, Lavagna Interattiva Multimediale, e i giochi didattici dell'Iprase Trentino (http://www.iprase.tn.it/prodotti/software_didattico/giochi/presenta.swf).

Sgombriamo il campo da dubbi: i giochi dell'Iprase non necessitano delle LIM per funzionare, potete usarli su qualsiasi PC, da internet o scaricandoli sul vostro computer, possono essere utilizzati liberamente e funzionano su tutte le piattaforme che ho potuto provare. Certo, in classe con la LIM fanno un figurone.

Sono giochini divisi per argomento: Matematica, Fisica, Italiano, Geografia, Musica. Sono intuitivi nell'utilizzo, ma possono diventare impegnativi dal punto di vista didattico se giocati ai massimi livelli. Lo strumento ideale per fare esercizio divertendosi.

Da usare in classe, a casa, ma anche da far provare ai propri figli. Un nuovo modo per imparare: apprendere giocando e divertendosi. Ma forse non è così tanto nuovo, il gioco è da sempre legato all'apprendimento, di nuovo c'è solo che ora entra a far parte anche dell'insegnamento.

A me piacciano, mi hanno entusiasmato, mi piace l'idea e non posso che far mille e mille complimenti al Trentino e all'Iprase; concludo con le stesse parole del mio video: quelli dell'Iprase devono essere veramente in gamba.

Che ne pensate? Siete per una didattica più classica o credete nella potenzialità dei giochi didattici? Preferite che rimangano confinati alla sfera casalinga o vi piace l'idea di farli entrare in classe?

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