Un orario scolastico che si rispetti deve soddisfare tutta una serie di vincoli. Questo articolo non vuole esaurire questo argomento; ogni scuola può avere necessità diverse e quindi introdurre vincoli diversi. Si vuole piuttosto fare una rapida carrellata dei vincoli più importanti. Il punto chiave è che si deve disporre del maggior numero di informazioni sulla scuola, sui bisogni dei docenti e degli studenti.
I vincoli di un orario sono le condizioni che deve rispettare l'orario e si dividono in organizzativi, didattici e contrattuali.
I vincoli organizzativi sono legati all'organizzazione della scuola. Sono dettati dalle condizioni minime indispensabili, quelle che se rispettate producono un orario possibile, anche se didatticamente e contrattualmente non valido.
Potrebbero non sembrare vincoli veri e propri, ma lo sono a tutti gli effetti, è così devono essere trattati se si cerca l'orario scolastico tramite un software. Eccone alcuni esempi
- Numero delle sezioni
- Numero delle classi per ciascuna sezione
- Numero totale dei giorni di lezione a settimana per ogni classe
- Numero totale delle ore settimanali per ogni classe
- Numero massimo e minimo di ore giornaliere per classe
- Numero dei plessi
- Associazione classe - plesso
- Assegnazioni docente - classe
- Tempo necessario per lo spostamento tra i plessi da parte dei docenti su più plessi
- Copresenze
- Numero di ore settimanali di ogni professore in ogni classe
Riguardo all'ultimo vincolo, si noti che non interessa fissare anche l'orario interno alla classe del docente; a meno che non ci siano specifiche di istituto, si può lasciare la gestione di quest'ultimo al docente stesso.
Questi sono i principali vincoli organizzativi. A questi andrebbe aggiunto un ulteriore vincolo, sempre organizzativo, ma molto delicato: l'orario dei docenti su più scuole. Se un professore completa l'orario su più scuole è necessario che queste concordino in quali ore il docente deve stare in una scuola e in quali in un'altra (sempre che siano solo due). Su questo ci vuole buon senso, si dovrebbe evitare di far cambiare sede al docente ogni giorno, o addirittura più volte al giorno. Il problema è che spesso le scuole non si mettono d'accordo. In teoria la scuola che ha quel docente per più ore dovrebbe essere quella che decide in quali ore impiegarlo e, di conseguenza, in quali ore lasciarlo libero per l'altra scuola. Non solo, ma sarebbe opportuno che queste decisioni venissero prese a Luglio, o comunque il prima possibile. Ma purtroppo non sempre è così. Spesso si arriva a Settembre che ancora non si sa quando un professore è impegnato nell'altra scuola, oppure si decide un orario e l'altra scuola non lo accetta. I rapporti tra le scuole li deve gestire il dirigente scolastico, possibilmente tramite fax: verba volant, scripta manent.
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