domenica 28 ottobre 2012

Baby-flash di Betty Liotti - sito per bambini ed insegnanti di sostegno

Baby-flash, di Betty Liotti, è un sito dedicato a tutti i bambini e a coloro che li aiutano a crescere. E' un sito ricco di esercizi didattici interattivi e di giochi di Italiano, Matematica, Geometria, Geografia, più tante altre cose. Per questo è anche un sito che ben si presta ad essere utilizzato con le LIM, Lavagne Interattive Multimediali, che già da qualche tempo hanno fatto la loro comparsa nelle scuole elementari.

Questo è il link:

Per descrivere il sito tanto vale utilizzare la sua pagina introduttiva
Baby-flash è un sito dedicato ai bambini e ad insegnanti di sostegno. Qui potrete trovare esercizi didattici interattivi di italiano, matematica, geometria, geografia, esercizi per allenare la memoria, per imparare l'orologio, giochi, ed esercizi di varie discipline. Inoltre potrete scaricare schede didattiche sulla scrittura, sulla percezione spaziale e sulle sequenze temporali, maschere di carnevale colorate e da colorare, biglietti augurali, cornicette, disegni da colorare, storie, fiabe e foto. Nella categoria "Esercizi per i più piccoli" troverete attività didattiche molto semplici, dedicate soprattutto ai bambini in età prescolare. Auguro a tutti voi che visiterete il mio sito una buona navigazione. Betty Liotti.
Betty non è un'insegnante ma, come racconta nel suo sito, la madre di un bambino diversamente abile (ma molto abile nel farsi amare), e molto del materiale presente nel sito è stato creato principalmente per aiutare il figlio a superare i suoi problemi. Successivamente ha deciso di condividere la sua esperienza con tutti noi. Ed il risultato è veramente buono. Lo consiglio a tutti gli insegnanti delle scuole elementari, con o senza LIM in classe.

Se lo provate fatemi sapere che ne pensate.

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martedì 23 ottobre 2012

GeoGebra Italia: un sito italiano dove condividere i propri lavori con Geogebra

Qualche tempo fa ho scritto un articolo su GeoGebra, un software di geometria dinamica, algebra e analisi.
Una delle caratteristiche di GeoGebra è che, oltre ad essere installabile in locale sul proprio computer, può funzionare direttamente dal browser (cioè da Internet) senza alcuna installazione, a patto di avere una Java Virtual Machine sul proprio PC. Grazie a questa peculiarità è possibile realizzare siti in cui caricare i vari lavori di GeoGebra, lavori che poi risultano direttamente visualizzabili da quei siti.

Uno di questi siti è GeoGebra Italia, fondato dal Mascheroni CAD Team.
Questo è il link:

e quasta è una presentazione del progetto.

   

Per descrivere il progetto niente di meglio della home page del sito:
GeoGebra Italia è stata fondata dal Mascheroni CAD Team. Il sito vuole essere uno strumento gratuito a disposizione degli utenti italiani di GeoGebra. Gli utenti registrati avranno la possibilità di postare sul sito i materiali (ricerche, soluzioni di problemi, caratteristiche del software, etc.,) da loro prodotti con GeoGebra. Così facendo i materiali potranno essere divulgati e condivisi da tutti. Nel sito vengono previste due modalità di utenza:
  • Singolo utente
  • Comunità scolastica. (GeoGebra Italia Scuola)
I materiali postati potranno essere ricercati utilizzando il nostro motore di ricerca  GeooGle. Si invitano gli utenti a registrarsi sul nostro Social Network tematico FaceGebra.

I vantaggi offerti dal nostro sito
  • Fruizione gratuita dei servizi offerti.
  • Completo controllo del proprio materiale postato (l’utente può aggiornarlo, cancellarlo, organizzarlo).  I materiali non devono limitarsi alla sola teoria, ma dovrebbero anche includere esempi di impiego di GeoGebra nella soluzione di esercizi proposti.
  • Piena visibilità e riconoscimento del lavoro svolto con GeoGebra dai docenti nelle scuole (GeoGebra Italia Scuola).
  • Possibilità di impostare e condividere percorsi didattici personalizzati e adatti alle esigenze di ciascun istituto scolastico.
  • Possibilità di allegare ai file di GeoGebra spiegazioni a complemento degli stessi. Consigliamo di allegare tali spiegazioni poiché quali studenti ne riconosciamo l’importanza.
  • Interazione tra gli utenti del sito tramite il nostro social network gratuito (FaceGebra).
Mi sembra un progetto molto interessante, soprattutto se si considera che nasce da studenti delle nostre scuole superiori. Che ne pensate?


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mercoledì 17 ottobre 2012

Guida gratuita per insegnanti... se Giovanni balbetta?

Non so quando ho iniziato a balbettare... forse l'ho sempre fatto e forse lo farò per sempre. Anche se certe volte mi dà proprio fastidio, il più delle volte non me ne importa niente. Forse perché balbetto poco, mi inceppo solo ogni tanto sulle sillabe iniziali. Forse perché la balbuzie non mi ha mai condizionato più di tanto, anzi nel tempo l'ho trasformata in una mia alleata. 

Sì, proprio una mia alleata. Frequentavo il liceo scientifico quando ho scoperto il potere della balbuzie. Andavo bene ma balbettavo... un giorno però non avevo studiato e sfortuna volle che fui interrogato. Beh, non dovetti fingere: la mia balbuzie intervenne in mio aiuto, dieci minuti in cui balbettai come non mai. Poverino, deve aver pensato la prof.. Come vi dicevo avevo la fama di uno che era sempre preparato e la mia balbuzie quel giorno divenne il mio capro espriatorio: la professoressa si convinse che ero pronto ma che ero più nervoso del solito e presi un bell'otto. 
Con la professoressa di matematica, poi, fu amore a prima sillaba. Balbettavamo entrambi e durante le interrogazioni partivamo con un rap che la classe ci guardava sbigottita... avevamo un nostro linguaggio oscuro a tutti.
Col tempo poi la balbuzie si è trasformata... se parlo con sicurezza si trasforma in un effetto mitragliatrice in grado di stendere professori universitari e interlocutori vari; quando invece sono insicuro mi rendo conto che l'interlocutore è più in ansia di me... forse penserà: "riuscirà a finire la frase?"

Questo è il mio rapporto con la balbuzie, ci convivo senza grossi problemi, anche se sulla mia scrivania c'è il libro Terapia globale della balbuzie di Philip J. Roberts ad indicare che forse un po' vorrei sbarazzarmene anch'io.

Però vorrei farvi capire cosa può significare balbettare. Vuol dire desiderare di esprimersi e rinunciarci a priori perché sai che quelle stramaledette parole non usciranno dalla tua bocca. Vuol dire abbassare lo sguardo perché ti vergogni, vuol dire utilizzare parole tappabuchi più facili da pronunciare, sperando che ti aiutino a superare il blocco, finendo però per utilizzare un linguaggio fin troppo finto e pieno di parole inutili. Vuol dire rinunciare a priori a salire su un palco per esporre un tuo lavoro o le tue idee. Vuol dire rimanere in disparte e temere le situazioni particolari... vuol dire parlare a bassa voce.
Pensate ora ad uno studente che non può stare in disparte perché è interrogato o che vorrebbe intervenire ma preferisce non farlo perché non sa se riuscirà a parlare... che stress può vivere in quel momento! Ah, già, dimenticavo, più hai stress più balbetti. Volete sapere l'assurdo? Se balbetti (non per motivi fisici, ma per motivi psicologici come in molti casi) puoi cantare, puoi parlare da solo, puoi parlare con un pupazzo, con un cane, ma non con un altro essere umano. 
E a proposito di parole tappabuchi, ora mi rivolgo agli insegnanti di lingue... che tappabuchi uso? E lo capirà il mio insegnate che oltre a dover parlare una lingua non mia dovrò anche riuscire a balbettarci?
Ho appena avuto un'illuminazione: beh, vedete, sono sempre andato non molto bene in inglese, forse per la prima volta so il perché.

Comunque, al di là del delirio, ho trovato una risorsa on line: una guida gratuita per insegnati sulla balbuzie, a cura di Enzo Galazzo. La potete scaricare a questo link dopo esservi registrati.

PS: per piacere non fate mai una cosa, non dite ad un vostro studente che balbetta di calmarsi, di respirare, di rilassarsi. Lo faceva la mia professoressa di storia dell'arte, ed era l'unico momento in cui mi sentivo diverso a causa della balbuzia.

PS 2 - la vendetta del balbuziente: mi piacerebbe sentire le opinioni dei miei studenti, perché ogni tanto mi inceppo anche con loro, si son beccati il prof. rapper.

PS 3: vi ricordate la pubblicità dei baci perugina... ma quanto mi hanno preso in giro... sentivo i cori ogni tanto, tu tu tu tu tubiamoooooooo... per non parlare di ciripiripì kodak. Vabbé in quel caso forse alludevano anche ad una certa somiglianza con l'alieno :) 

Bye and see you soon

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giovedì 11 ottobre 2012

Oilproject, la più grande scuola, gratuita, online in Italia

"Oilproject è una scuola gratuita online gestita da studenti. 

Migliaia di video, testi ed esercizi sulle materie più disparate. 

Chiunque può proporre contenuti. Il sogno è che entro dieci anni tutte le lezioni tenute nelle scuole e nelle università pubbliche vengano condivise online a beneficio, ad esempio, di chi vive in zone con una scarsa offerta didattica, combattendo così il digital divide culturale italiano. 

La qualità delle lezioni è giudicata dal pubblico attraverso votazioni e meccanismi di valutazione fra pari. Oilproject, con più di 250.000 italiani che nell'ultimo anno hanno guardato almeno una lezione, è la più grande scuola online in Italia."  (http://www.oilproject.org/pagine/IlProgetto/

Questo è il link del sito:
http://www.oilproject.org

Qui sotto un video che racconta il progetto, chi ne sono i fondatori e come si è sviluppato.


Il sito propone non solo singole lezioni, ma interi corsi, e tutto erogato gratuitamente.

Tutti i docenti possono partecipare con i propri materiali e tutti possono usifruire dei contenuti presenti nel sito.

Le aree tematiche sono suddivise in: Arti e Tecniche, Economia e Business, Filosofia, Internet e Informatica, Letteratura, Lingue, Scienze (compresa Matematica) e Storia e credo ci siano materiali per un po' tutte le materie.

Concludo citando ancora il contenuto della pagina:

Il manifesto

La scuola che sogniamo noi non costa nulla.
Puoi entrarci sia da Torino, sia da Enna. Anche alle tre del mattino.
È una scuola che corre alla tua velocità perché sei tu a decidere di cosa parlare. A rispondere alle domande non sono solo i docenti, ma anche i compagni di banco.
Nella scuola che abbiamo in mente noi non contano i titoli di studio: chiunque può insegnare se in tanti lo vogliono ascoltare.
La nostra scuola è una condizione mentale. È una creatura in divenire.
La nostra scuola è di tutti.

La comunità

Nel 2004 un gruppo di ragazzi si incontra in un forum online di tecnologia. Ad uno mancano i soldi per iscriversi a un corso di programmazione in una scuola milanese, un altro non vede l'ora di insegnare a usare programmi di fotoritocco, un terzo è esperto di sistemi Linux, l'ultimo crea siti web. E allora decidono di farsi da soli una scuola non convenzionale in cui ognuno, semplicemente, può raccontare quello che sa a chi lo vuol star ad ascoltare.
La comunità è composta da migliaia di utenti di tutte le età decisi a condividere le proprie conoscenze e imparare dalle esperienze altrui sfruttando le tecnologie più dinamiche. I docenti di una lezione sono anche gli studenti di un'altra: non c'è netta distinzione tra chi insegna e chi impara. Chiunque può rivolgere domande in diretta web e votare quelle altrui.
Oggi gli insegnanti hanno dai 14 ai 75 anni. A volte sono perfetti sconosciuti, a volte sono intellettuali, imprenditori, esponenti politici, scrittori o scienziati. Tutti uniti per sperimentare la formula del Liberi di imparare, liberi di insegnare.
Ed è con questo spirito che ogni sera centinaia di utenti accedono alle lezioni, si scambiano dritte e consigli, scherzano, imparano ed a volte vengono richiamati all'ordine se troppo esuberanti.

Che ne pensate? Conoscevate già questo sito?

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AS 2012/2013 - Qual è il sistema operativo maggiormente installato nei computer destinati alla didattica nella tua scuola?

Se ti va di discutere su questo argomento lascia un commento.

Ripropongo il sondaggio che ho fatto lo scorso anno per vedere come e se è evoluta la situazione nelle scuole.

Lo scorso anno i risultati furono i seguenti:

  1. Windows XP - 59%
  2. Windows 7 - 20%
  3. Windows Vista - 7%
  4. Una distribuzione GNU/Linux (Ubuntu, openSUSE, Fedora, Mint, Fuss, So.Di.Linux, etc...) - 7%
  5. Mac OS X (per gli Apple) - 5%
  6. Un altro sistema operativo Windows (2000, Me, 98, NT, 95) - 2%

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